PREMIO LO STRANIERO
I PREMIATI
Rosellina Archinto ha fondato nel 1965 la più innovativa delle case editrici per l’infanzia, la Emme Edizioni, la cui grafica e i cui testi hanno fatto scuola grazie al coinvolgimento di Altan, Lionni, Mari, Luzzati, Rodari, Sendak e tanti altri, dirige dal 1985 la casa editrice che da lei prende il nome, esploratrice di percorsi letterari e saggistici inediti, con la collana Lettere ha scoperto e riscoperto appassionanti epistolari antichi e recenti.
Laura Bispuri ha diretto con Vergine giurata uno dei film italiani più coinvolgenti degli ultimi anni, interpretato da Alba Rohrwacher, e ha realizzato un film di debutto che non esitiamo a dichiarare, per l’intensità e profondità dell’analisi e della narrazione, come un raro esempio di cinema femminista non astratto e soltanto psicologico o ideologico, un’opera prima di rara forza e bellezza.
Vinicio Capossela, musicista originale e bizzarro che sa scavare nel meglio della tradizione popolare del passato e confrontarsi col presente senza inseguirne le mode, è anche un originale narratore e con Il paese dei coppoloni ci ha portato attraverso l’Irpinia patria dei suoi genitori, alla riscoperta e al confronto con un mondo scomparso e con la sua ricchissima eredità di esperienze contadine e picaresche, di esistenze sofferte e però vitalissime, in un viaggio nel passato stesso dell’Italia di cui sentivamo il bisogno e di cui gli siamo riconoscenti.
Saverio Costanzo è, tra i registi italiani, quello che in film come Private, In memoria di me, il recente Hungry Hearts e altri, ha esplorato ed esplora con maggiori ostinazione e rigore nodi psicologici e sociali delicati e irrisolti del nostro presente, non solo italiano, con il giusto equilibrio di tensione e crudezza e con un forte senso della comunicazione cinematografica, ma anche con il rispetto di cui essi hanno bisogno per venir compresi e affrontati.
Roberto Keller ha fondato a Rovereto nel 2005 una delle imprese più interessanti del nostro panorama editoriale, scegliendo come campo d’azione quello appassionante, perseguito con generosa curiosità e intelligenza insieme ai suoi collaboratori, delle letterature poco esplorate dall’editoria maggiore, europee e non solo, e delle letterature di confine. Gli dobbiamo molte felici scoperte, non ultima quella del premio Nobel Herta Müller.
Saverio La Ruina è autore, interprete, regista di monologhi “calabresi” che evocano in modi duri e commoventi, in opere come Dissonorata, La Borto, Italianesi, Polvere, soprattutto le difficoltà della condizione femminile nella sua regione, in particolare quelle di un passato che si tende a dimenticare. Oltre a questo, è anche il fondatore e l’animatore insieme a Dario De Luca e Settimio Pisano, di Primavera dei Teatri il festival che ha luogo nella sua città di origine, Castrovillari, tra i più necessari di questi anni, radicandolo nel panorama sociale del nostro Sud.
Paolo Mereghetti è tra i pochissimi eredi di una grande tradizione, non solo italiana, di critica cinematografica, dal tempo di “Ombre rosse” e successivamente su quotidiani come “Il giorno” e “Il corriere della sera”. È insomma tra i pochissimi – non si arriva a contarli sulla punta delle dita – il cui giudizio non sa di corporativo e sa invece di vera cultura non solo in fatto di film, di vera passione e di vera curiosità. Il suo Dizionario dei film è peraltro l’ausilio fondamentale di tutti coloro che ancora amano quest’arte in continua mutazione.
Tullio Pericoli è uno dei grandi artisti del nostro paese, ma insieme – come grafico e illustratore e scenografo – uno dei pochi che sa essere anche un grande artigiano. Le sue esplorazioni del volto umano (evocazioni dell’anima e non solo dei tratti somatici di grandi artisti e intellettuali) e i suoi paesaggi (tra i quali i più evocativi sono quelli delle sue Marche native) sono tra le cose più profonde, anche se possono apparire immediate e semplici per la purezza dello sguardo, che egli ci
abbia donato. Altrettanto importanti, le sue riflessioni teoriche su un’arte che egli conosce bene come pochi e di cui ha saputo evitare tutti i trabocchetti.
Alba Rohrwacher è l’attrice cinematografica italiana più nota degli ultimi decenni, la più brava per acume psicologico, per misura, per intensità e varietà di accenti in film di Soldini, Diritti, Avati, Costanzo, e di sua sorella Alice Rohrwacher, di Emma Dante, di Laura Bispuri. Di proverbiale generosità nei confronti di imprese azzardate, di registi e di produttori esordienti o quasi, premiando lei insieme a Bispuri e Costanzo esprimiamo la nostra riconoscenza verso coloro che credono in un cinema italiano che sia ancora all’altezza del nostro tempo.
Maurizio Torchio, dopo i racconti dell’esordio e un libro sorprendente sull’orfanezza di tutti (Piccoli animali), ha scritto a distanza di qualche anno Cattivi, uno dei romanzi più belli e più meditati di questi anni, immaginando e raccontando la vita carceraria in tutte le sue aberrazioni, il carcere come esempio estremo delle ingiustizie sociali e delle complessità psicologiche (e forse antropologiche) più antiche e insieme più nuove. Ha affrontato con lucidissima partecipazione dilemmi di tutti, e l’insensatezza del nostro vivere.
No-Tav. Premiando i rappresentanti del movimento di disobbedienza civile forse più avanzato e certamente più radicale nell’Italia recente, mai così supina e conformista nei confronti dei vecchi e nuovi poteri, i collaboratori di “Lo straniero” esprimono la loro speranza di un contagio da questa esperienza a cento, a mille altre. Non sono ottimisti sul futuro, ma che attorno alla farsa e alla violenza politica ed economica che si è espressa nell’idolatria dell’Alta Velocità si sia creato un movimento di resistenza e proposta come quello dei militanti della Valle di Susa è per noi un serio motivo di conforto e di orgoglio.
I libri d’artista a tiratura limitata che verranno consegnati in omaggio